Le fasi principali

Lo scopo del Progetto, oltre a sensibilizzare gli organismi competenti, è quello di dotare ciascun Comune di un'aula idonea all'inserimento di uno studente audioleso per l'intero ciclo dell'istruzione dell'obbligo. E' chiaro che questo vorrebbe essere l'inizio di una nuova consapevolezza e di una nuova cultura. Magari per estendere piano piano gli influssi positivi anche su locali come mense e palestre, fino ad arrivare a ripensare gli edifici anche per una corretta fruizione dell'acustica ancor prima di realizzarli.

  1. La prima fase dovendo però agire su edifici esistenti è certamente quella di individuare un’aula che già soddisfi alcune caratteristiche e che possa essere ottimizzata dal punto di vista acustico.

Come verrà ripreso anche nelle sezioni inerenti il contesto urbano e il rumore proveniente dalle aule vicine, è necessario studiare la situazione sia rispetto al contesto urbano in cui la struttura sorge, sia in termini di collocazione del locale all'interno dell'edificio. In generale, alcuni dei criteri presi in considerazione per l’individuazione dell’ambiente più idoneo sono i seguenti:

  • aula quanto più lontana e più riparata possibile dall’asse stradale;
  • aula non inserita tra altre due del medesimo tipo perché esse vengono utilizzate negli stessi periodi di tempo;
  • aula non nelle vicinanze di spazi speciali quali auditorium o affini;
  • aula che non risenta affatto di un transito di persone molto intenso nel corridoio di comunicazione;
  • aula posta all’ultimo piano così da subire eventualmente solo il rumore da calpestio orizzontale, ma non anche quello di un’aula sovrapposta.

Un esempio in cui è stato possibile seguire la maggior parte di queste direttive è stato il caso di Pontoglio, in cui l'aula trattata è effettivamente posta all'ultimo piano, lontana dall'auditorium e dalla palestra e quanto più possibile interna rispetto all'asse stradale con maggior flusso veicolare. D'altra parte anche in questo caso è stato necessario rinunciare ad altre caratteristiche, ad esempio l'accessibilità a studenti portatori di ausili alla mobilità, perchè l'aula può essere raggiunta esclusivamente dalle scale, sia esterne che interne, ma l'ascensore permette di accedere ad un'ala differente dell'edificio. A Chiesanuova invece, il locale che ha beneficiato dell'intervento è stato scelto anche perchè fosse accessibile alla studentessa in carrozzina e con i servizi igienici comodi, a scapito di essere posti al piano terra anzichè all'ultimo piano.

E' fondamentale quindi, analizzare ogni aspetto per trovare il miglior compromesso.

  1. Una volta individuato un locale è poi necessario passare alla valutazione delle prestazioni fornite dalle partizioni edilizie in termini di isolamento dai rumori esterni (quelli che nel gergo tecnico venono chiamati requisiti passivi).

Nel caso di Verolanuova ad esempio, è stata posta l'attenzione su due aule che potenzialmente avevano pregi tali da poterle entrambe considerare per un intervento di bonifica. Al momento però della valutazione dei requisiti passivi considerati, una è stata scartata perchè le bonifiche necessarie per renderla idonea sarebbero state molto più onerose e con un risultato non garantito.

  1. Durante la fase precedente è necessario, perchè richiesto dalla normativa, misurare anche il tempo di riverberazione. Questo parametro è molto utile per valutare la situazione interna al locale in riferimento al comfort acustico.

La riverberazione infatti ha un ruolo fondamentale per il processo di intelligibilità della parola in un locale confinato e influisce in modo molto rilevante anche sull'aumento del rumore di fondo.

  1. Inoltre nella maggior parte dei casi è stato possibile procedere alla raccolta di informazioni di tipo binaurale.

Questo tipo di segnale potrebbe risultare molto utile in una fase futura dello studio per differenti ragioni. Una di esse è ad esempio valutare le differenti posizioni degli studenti all'interno dell'aula in relazione alla capacità neuronale di elaborare i due segnali provenienti dall'orecchio destro e da quello sinistro. Questo per un normoudente, ma a maggior ragione per portatori ad esempio di impianti cocleari. Un altro possibile impiego di questo tipo di registrazioni, potrebbe essere il loro utilizzo nei test audiometrici per riprodurre la situazioni di un particolare'ambiente e valutare la risposta soggettiva.

Purtroppo ad oggi questo tipo di dati non è ancora stato completamente analizzato nè sfruttato al pieno delle potenzialità. E' stato molto importante però raccogliere tutte le registrazioni soprattutto laddove sono poi state attuate le bonifiche per permettere un confronto tra il prima e il dopo (è possibile vedere una prima analisi qui).

  1. Una volta conclusa la raccolta dati sull'esistente, dove possibile sono stati eseguiti i lavori di bonifica che nella maggior parte dei casi hanno riguardato la riverberazione interna.

Questa fase è certamente importante perchè è necessario fornire non solo soluzioni alternative tra le quali gli uffici tecnici possano scegliere, ma anche garantire la consulenza durante la posa di alcuni materiali che a volte richiedono un'attenzione particolare. Dove le bonifiche sono state attuate, le necessarie misure di verifica hanno messo in luce i risultati ottenuti.

  1. Nella maggior parte dei casi, sono stati distribuiti numerosi questionari per relazionare i risultati scientifici con le sensazioni soggettive percepite dai fruitori dei locali.

Questa fase richiede conoscenze molto approfondite di psicologia e di tecniche di comunicazione, che la squadra di lavoro non possiede completamente, anche se si è documentata molto. Nonostante questo è stato possibile stendere un primo questionario utilizzato ad esempio nella scuola di Pontoglio. Esso è stato poi distribuito anche a Chiesanuova e, con alcune modifiche pensate per studenti delle elementari anche a Verolanuova. In questi due casi, i questionari redatti dall'Università sono stati affiancati anche da quelli proposti da Ecophon, sia per i docenti che per gli studenti.

Per quanto riguarda la raccolta dati di tipo soggettivo, nelle fasi iniziali della ricerca (ottobre 2012) è stato scelto di distribuire un questionario ai ragazzi dell'Associazione in età scolare. Lo scopo era quello di aiutare la squadra di lavoro a capire quali sono i rumori che risultano più fastidiosi e disturbanti per i portatori di ausili acustici. I ragazzi intervistati, considerando anche il contributo della scuola Audiofonetica di Mompiano, sono un totale di 63. Dalle risposte fornite appare chiaro che i rumori di tipo impulsivo (energia molto elevata in un lasso di tempo estremamente breve) sono certamente i più fastidiosi. Ad esempio una porta che sbatte è avvertita come MOLTO fastidioso nel 40% dei casi.

Di ancor maggiore rilevanza è il risultato inerente il fastidio provocato da una sedia che viene trascinata anzichè sollevata. Più del 45 % delle risposte raccolte sottolinea il disagio provocato da questo comportamento errato nell'atto di spostare una sedia. Questo dato è molto importante perchè con una media del 75% è stato rilevato che abitualmente i ragazzi in aula trascinano la sedia anzichè sollevarla. E questo avviene molte volte ogni giorno, senza contare la possibilità di spostare anche i banchi durante i lavori di gruppo o le verifiche.

Un ultimo dato riguarda poi il chiacchericcio dei compagni di classe. Esso rappresenta un fastidio per oltre il 70% degli intervistati. Questo ha numerose implicazioni, prima fra tutte il cosiddetto effetto Lombard inverso. Così come in un ristorante rumoroso si tende ad alzare il livello di voce, aumentando progressivamente il rumore complessivo, così in un ambiente silenzioso è tendenza comune ridurre l'ampiezza della propria voce. Un aula ben isolata dai rumori esterni e con una riverberazione ridotta, influirà sul comportamento delle persone al suo interno, che parleranno ad un tono di voce inferiore.


Associazione Genitori Sordi Bresciani
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Progetto De.C.I.So.
A cura di Anna Marchesini
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