Per il genitore

Dal punto di vista di un genitore, quello che sicuramente è d'interesse primario, è il poter mettere il proprio figlio o la propria figlia nelle migliori condizioni per frequentare l'intero ciclo scolastico. A cosa dunque è meglio prestare attenzione, cosa è possibile richiedere e cosa è meglio evitare?

Piccole attenzioni a costo zero

Certamente la cosa più semplice è iniziare a prestare attenzione a piccole cose:

- Insegnare ai ragazzi che le sedie vanno sollevate e non trascinate, quando si devono spostare. Lo stesso vale per i banchi, se non sono troppo pesanti.

- Chiedere che le lezioni si svolgano a porta chiusa, anche quelle delle aule vicine. Questo naturalmente non significa che non si possano aprire neppure le finestre, ma a meno di casi eccezionali, potrebbe essere meglio aprirle solo al cambio dell'ora, per evitare che si aggiungano rumori esterni.

- Concordare con il personale scolastico che l'aula scelta per seguire la maggior parte delle lezioni risponda a quanti più requisiti possibili, rispetto a quelli suggeriti qui.

Spese contenute per un passo in più

Esistono soluzioni che richiedono un contributo molto ridotto, pur essendo importanti:

- Predisporre la presenza di tappini a campana in ogni sedia e in ogni banco. A partire dall'aula utilizzata, seguendo poi man mano tutte quelle adiacenti, prima fra tutte quella al piano superiore, se ci fosse.

Interventi che richiedono lo stanziamento di fondi

Uno dei problemi più comuni nelle amministrazioni pubbliche a cui appartengono la maggior parte degli istituti, è trovare i fondi per attuare degli interventi di bonifica che a volte non sembrano urgenti perchè non rispondono a nessuna emergenza statica o di messa in sicurezza.

Il messaggio principale però da diffondere è che il ruolo educativo e di crescita che si richiede alla scuola, non può esistere senza una comunicazione efficace. A questo scopo, certamente le caratteristiche acustiche degli ambienti scolastici devono cominciare ad assumere un ruolo di primaria importanza.

Oltre a richiamare l'attenzione sulla legislazione vigente in termini di zonizzazione acustica, requisiti passivi e tempo di riverberazione, potrebbe essere utile richiamare alcuni testi dedicati alla disabilità.

  • TESTO DI LEGGE 13/89 PER L'ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE
    L. 9 gennaio 1989, n. 13, pubblicata nella Gazz. Uff. 26 gennaio 1989, n. 21. Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati

Nonostante nel titolo sia specificato per edifici privati, nell'Art.1 si legge "progetti relativi alla costruzione di nuovi edifici, ovvero alla ristrutturazione di interi edifici, ivi compresi quelli di edilizia residenziale pubblica, sovvenzionata ed agevolata, presentati dopo sei mesi dall'entrata in vigore della presente legge sono redatti in osservanza delle prescrizioni tecniche previste dal comma 2.
2. Entro tre mesi dall'entrata in vigore della presente legge, il Ministro dei lavori pubblici fissa con proprio decreto le prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica, sovvenzionata ed agevolata".

  • LEGGE REGIONALE  del 20 Febbraio 1989 n.6 - Norme sull'eliminazione delle barriere architettoniche e prescrizioi tecniche di attuazione

Nell'Art. 3 si legge: "Ai fini della seguente legge per barriera architettonica si intende qualsiasi ostacolo che limita o nega l'uso a tutti i cittadini di spazi, edifici e strutture". E' chiaro che questo testo fa riferimento principalmente alle barriere intese come impedimento alla mobilità. Bisogna puntare l'attenzione sul fatto che anche un'acustica insufficiente in locali quali le aule scolastiche sono una limitazione dell'uso paritario per tutti i cittadini.

  • D.P.R. 24/07/1996 , n. 503 (G.U.R.I. n. 227 del 27 settembre 1996) Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici.

Dal punto di vista dei possibili interventi è necessario distinguere se si tratta di edificio già esistente o se ancora da costruire.

Nel primo caso la cosa più importante da ripristinare è una corretta riverberazione all'interno degli spazi occupati dai ragazzi e dalle ragazze. Anzitutto quindi è necessario rivolgersi ad un tecnico per l'esecuzione di prove di verifica del tempo di riverberazione e la stesura di un eventuale progetto di bonifica. In particolari situazioni potrebbe poi essere utile valutare la possibiità di sostituzione della porta d'accesso all'aula e delle finestre, attarverso la valutazione dei riquisiti acustici passivi in questione. Solo in determinati casi, è infine necessaria un'analisi ambientale estesa al contesto urbano.

Nel caso di edifici in progetto è fondamentale coinvolgere un tecnico acutico fin dalle prime fasi di progettazione. Solo così infatti sarà possibile valutare i molteplici aspetti che riguardano l'acustica degli spazi scolastici, dalla loro disposizione all'interno dell'edificio, all'isolamento dei rumori esterni ed interni, alla riverberazione, ecc.


Associazione Genitori Sordi Bresciani
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Progetto De.C.I.So.
A cura di Anna Marchesini
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