L'aula al piano rialzato

Inizialmente le misure hanno riguardato l'aula posta in fondo al corridoio dal lato sud al piano rialzato. In questo modo è stato possibile predisporre anche la verifica dell'isolamento acustico di facciata senza particolari complicazioni logistiche.

 

La determinazione dell'isolamento acustico normalizzato di partizioni verticali ha riguardato tre divisori, in particolare

  1. quello posto tra le due aule adiacenti;
  2. quello tra l’aula in esame e il corridoio;
  3. e infine quello tra l’aula e i servizi igienici.

La prima verifica ha riguardato la partizione verticale che separa l’aula A4PR con l’adiacente aula A3PR. Il divisorio sembra essere costituito da una tramezza di mattoni forati da 12 cm intonacata su entrambi i lati. Non è stato possibile verificare questa informazione. Nel locale ricevente sono state eseguite dieci misure muovendosi all’interno dell’aula al fine di ottenere una media spaziale. Nel locale emittente è stata seguita la medesima procedura. Per ogni sessione di misura è stato verificato anche l’eventuale sovraccarico e al termine è stato sempre rilevato il livello di rumore di fondo per eseguire poi la verifica che ne compete. L'andamento in frequenza dell'isolamento acustico presenta un leggero effetto di coincidenza in corrispondenza della banda di terzi d’ottava centrata a 315 Hz. Il divisorio complessivamente non sembra particolarmente scarso e si sospetta che gran parte del rumore passi dalle due porte di accesso che si affacciano sul medesimo corridoio.

La seconda verifica ha infatti interessato questo particolare. La misura non è da considerarsi perfettamente a norma, perché volendo utilizzare il corridoio come spazio emittente, non è plausibile pensare di essere riusciti a saturare completamente l’ambiente di energia sonora, né di poter rispettare in ogni punto le distanze minime richieste da normativa.

Infine è stato misurato l'isolamento fornito dalla partizione che separa l'aula dai servizi igienici. Si precisa che la verifica del livello d'impianti a funzionamento dicontinuo (a cui appartengono appunto gli scarichi idraulici) va eseguita in un modo differente.

Per quanto riguarda l'isolamento acustico di facciata, esso presenta un andamento in frequenza con una chiara criticità nell'intervallo tra i 200 e i 315 Hz.

In riferimento a quanto già spiegato nella sezione dei riferimenti normativi, si presentano di seguito i valori ottenuti dalle misure in termini di indici unici e non come andamenti in frequenza. Per il materiale completo, è possibile inoltrare una richiesta al seguente indirizzo ing.anna.marchesini@gmail.com

 

Prestazione di base

Prestazione Superiore

Valore misurato

Note

Descrittore dell’isolamento acustico normalizzato di partizioni fra ambienti adiacenti della stessa unità immobiliare, DnT,w [dB]

almeno 45

almeno 50

43

Dall’aula adiacente

Descrittore dell’isolamento acustico normalizzato di partizioni fra ambienti adiacenti della stessa unità immobiliare, DnT,w [dB]

almeno 45

almeno 50

25

Dal corridoio

Descrittore dell'isolamento acustico normalizzato di facciata, D2m,nT,w [dB]

almeno 38

almeno 43

33

Dal cortile

Descrittore del livello di pressione sonora di calpestio normalizzato fra ambienti sovrapposti della stessa unità immobiliare, L’nw [dB]

al massimo 63

al massimo 53

62

Dall’aula soprastante


Il tempo di riverberazione

Come già anticipato, per la misura corretta dei requisiti passivi è indispensabile la determinazione del tempo di riverberazione. Durante la sessione è quindi stato raccolto anche questo valore, secondo quanto previsto dalla UNI EN ISO 3382-2 "Misurazione dei parametri acustici degli ambienti - Tempo di riverberazione negli ambienti ordinari". I dati mediati sullo spazio sono riportati nel grafico seguente.

Seppur l'aula non presenti criticità particolari, appare evidente che non si rispettino i limiti previsti nè dalla legislazione vigente (DM '75), nè dalla normativa volontaria (UNI 11367), nè tantomeno dal testo preso in esame per gli studenti con deficit uditivo (BB 93).

Prima di studiare un eventuale intervento di bonifica, è stato scelto di analizzare meglio la scelta dell'aula da trattare e l'attenzione è stata focalizzata sulla corrispondente del piano superiore.


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Progetto De.C.I.So.
A cura di Anna Marchesini
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